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mercoledì 30 aprile 2008

2008 Inglobalizzato




Terracotta trattata h. cm. 26
collezione privata

2008 Aiuto


cemento soffiato h. cm. 26

2008 Volevo Volare


lamellare di pino laccato nero h. cm. 43

2007 Testa di Cavallo



bronzo h. cm. 27

2008 Matrona...oggi




lamellare di pino h. cm. 48

2008 Veleggia





lamellare di pino h. cm 48

2005 Facce di una faccia

tufo pugliese h. cm. 26

martedì 29 aprile 2008

recensione

TUFO, LUCE ED ESISTENZA
Recensione critica
Solitarie ed introverse, le sculture di Vincenzo Roma sono confinate nello spazio del cordoglio, estromesse dalla comunicazione collettiva e vittime del crudele gioco degli uomini. Le sue figure scolpite nel tufo e nel legno, afflitte nella terracotta e nel cemento soffiato, analizzano con accorata amarezza il tema così attuale dell’emarginazione sociale, una questione che tocca da vicino migliaia di uomini meridionali bruscamente trapiantati nell’Italia Settentrionale.L’inconscio lascia in sospeso l’essere in “Volevo Volare”, dove l’uomo agogna l’amore del suo prossimo in uno slancio frenato, in un incontro negato, restando ancorato solo a se stesso, nel timore di una richiesta mai corrisposta. E’ un mancato dialogo che gonfia di pianto il cuore, che strazia l’anima, scavando in profondità delle ferite non rimarginabili. Ed ecco “Veleggia”, l’emblema della solitudine, muta nel suo dolore, abbandonata a sé stessa e alla sua impenetrabile spiritualità.La superficie scultorea, trattata in maniera lineare e geometrizzante, racchiude questi ed altri quesiti esistenziali, soffocando nella materia un disperato bisogno d’amore.
Sabrina Falzone
http://www.sabrinafalzone.info/
 

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